Come ogni anno, la calda estate, che ci ha coccolato per mesi, con i suoi colori, i suoi profumi ed i suoi giochi, piano piano lascia il posto a la stagione che verrà… L’autunno.
Come un attore che ci ha appassionato con le sue storie, la sua voce e la sua verve, l’estate fa il suo inchino, ringrazia e si accomiata. lascia il posto al prossimo attore, forse ci sembrerà un po burbero all’inizio, la sua voce è quella degli alberi frustati dal vento, i suoi vestiti hanno i toni caldi del tramonto, si muove sul palcoscenico con decisione, quasi nervoso, ma piano piano, senza accorgercene, quella burbera presenza ci soddisfa, ci piace.
Nei nostri cassetti i caldi pullover hanno preso il posto delle magliette. Passeggiamo sottobraccio col nostro amore, gli alberi decorano le strade con i loro colori e le loro foglie stanche, lasciano i rami e si adagiano poetiche sulle vetture parcheggiate. Di tanto in tanto, con gli occhi bassi per la strada, scorciamo scampoli di cielo riflettersi nelle pozzanghere, se sei dell’umore giusto puoi considerarle come piccole opere d’arte… Uccelli in volo che compaiono e scompaiono, nuvole come panna montata che arredano i nostri viali bagnati, bambini che corrono felici tra le foglie, che saltano qua e la. Giocano con l’acqua, chi ci salta dentro e chi la tocca con un bastoncino. L’autunno è anche questo.
L’aria profuma di terra ed erba bagnata. I nostri vestiti che fino s pochi giorni prima erano un caldo orpello ora ci donano una piacevole sensazione di protezione, riscopriamo quel gilet di cotone che avevamo quasi dimenticato e che ci da un aria sofisticata. La nostra metà si stringe di più a noi cercando il nostro calore e nostro figlio incuriosito raccoglie da terra le foglie colorate.
In lontananza plumbee nubi annunciano la pioggia che verrà. Ci saranno giorni uggiosi, magari un po’ noiosi, ma il sole tornerà, ritorna sempre.
