Tra un sasso, un onda e una conchiglia…

Father son oceanSuccede così, discretamente, passeggi in riva sl mare mano nella mano, guardi in basso per cercare piccole conchiglie o quei pezzi di vetro levigati, che il mare ha trasformato in tanti piccoli tesori. Rossi verdi gialli e blu, piccole schegge di un passato non troppo lontano, lui è li davanti a te, corre scalzo sulla sabbia. I pantaloni arrotolati per non bagnarsi… (Per non farlo bagnare) corre, salta, ride e cade. Raccoglie una conchiglia, la studia come fosse un paleontologo, i suoi colori, la sua forma ma poi insoddisfatto la restituisce al mare. Prosegue un po’ più avanti trova un piccolo legnetto e come fosse qualcosa di speciale, sta li a guardarlo pieno di stupore, continua poi ridendo la sua ricerca.

Mentre lui gioca felice ti distrai e guardi tua moglie che sorride. “Ti ricordi da ragazzi quando venivamo qua?” E ti si apre il libro dei ricordi, non siete più due genitori in riva al mare, siete invece due fidanzati, il motorino legato al palo, gli zaini adagiati sulla spiaggia. Avete saltato la scuola, se vi scoprono sono guai ma la voglia di stare un po’ da soli è troppo forte, vale il rischio. Ve ne state li a parlare di amore e futuro, “un giorno sarò architetto e costruiremo insieme la nostra casa, avremo tanti figli“. Lei sorride imbarazzata, arrossisce, ma poi si protende verso di te e ti da un bacio, è molto dolce e con lei le ore volano felici. Due occhi vispi e dolci quando sorride, una sfumatura di rosa sulle guance ed una bocca da baci che quando è seria ricorda un cuoricino.

Una voce ti ruba ai tuoi ricordi e ti porta ai giorni nostri: “guarda papà, ho trovato un tesoro“, guardi tuo figlio che ti corre incontro, incontri lo sguardo gentile di tua moglie e pensi “anch’io”.

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