Genitori di ieri e di oggi

125Lo so che quello che sto per dire risultera’ impopolare ma secondo me, all’interno della famiglia, ognuno deve avere il suo ruolo. I miei genitori lo sapevano e tutto e’ stato perfetto, ora invece…

Mio padre andava al lavoro la mattina, tornava il pomeriggio e stava con noi figli che gli raccontavamo tutto0 quello che avevamo fatto il giorno, gli chiedevamo aiuto per quei compiti che non eravamo riusciti a fare, gli mostravamo il bel voto che avevamo preso a scuola e a volte gli ripetevamo la lezione che avevamo imparato il pomeriggio e che avremmo dovuto ripetere l’indomani alla maestra. Papà, poi, considerato che mamma si era occupata tutto il giorno di noi, ci prendeva in consegna e si occupava della nostra messa a letto o quant’altro finche’ insieme alla mamma ci spegnevano la luce in camera e ci davano il bacio della buona notte prima di andare a dormire..

Mamma, ci preparava la colazione, si assicurava che vestiti, cartelle, merende fossero tutte in ordine e ci consegnava a papà che, andando a lavorare ci accompagnava a scuola.

Una volta rimasta sola, risistemava la cucina eliminando i residui della colazione poi, sistemava la casa se c’era bisogno, andava a fare la spesa se era finito qualcosa di importante, andava a fare shopping se aveva visto una camicetta che le era piaciuta e voleva comprarsela prima che finissero le taglie, andava a trovare la nonna o un amica per fare due chiacchiere.

Quando finivamo la scuola e tornavamo a casa, trovavamo mamma che ci aveva cucinato qualcosa di delizioso o qualcosa che non ci piaceva tanto (ma che a noi faceva tanto bene, per es. il minestrone ), spicciava la cucina e mentre noi aprivamo le cartelle e cominciavamo a fare i compiti la mamma finiva di pulire la cucina e poi si sedeva accanto a noi per aiutarci e per farci sentire che la mamma c’era, era presente, disposta ad aiutarci perchè non esisteva altro per lei in quel momento, solo noi. Finiti i compiti, telefonava ad una sua amica e ci si incontrava al parco con i suoi figli, giocavamo insieme all’aria aperta mentre mamma e la sua amica se ne stava all’ombra a chiacchierare. Quando il sole cominciava a scendere, tutti a casa a farci la doccia, pronti per la cena, stava arrivando papa’ e avevamo un sacco di cose da raccontare…

Una volta, a parer mio, uomini e donne erano piu’ felici.

Mio padre era felice di andare a lavorare, perche’ sapeva che con il suo stipendio permetteva ai figli di stare bene e alla moglie di stare lontana dal mondo del lavoro dove non sempre tutto e’ perfetto ed e’ spesso causa di stress, ma per lui (il papa’) non faceva niente, al suo ritorno a casa trovava dei bambini che gli correvano incontro felici di vederlo, ed il sorriso di mamma, la donna che un tempo l’aveva fatto innamorare e con la quale ha condiviso e condivide, i momenti migliori della sua vita.

Mamma era felice di occuparsi dei suoi figli e di papà perche’ sapeva che il suo lavoro veniva apprezzato e che il suo era un ruolo importantissimo all’interno della famiglia, aveva molto piu’ tempo libero di quello che hanno oggi le mamme e poteva permettersi di rilassarsi sul divano un paio d’ore o di passeggiare in via del corso se ne aveva voglia.

Oggi purtroppo le cose sono cambiate, mariti e mogli vanno a lavorare, entrambi hanno poco tempo libero, entrambi tornano stressati dal lavoro, nessuno dei due ha il tempo di portare i bambini a scuola, nessuno dei due puo’ sedersi al tavolo con loro e seguirli mentre fanno i compiti, nessuno dei due puo’ portare i figli al parco e nessuno dei due conosce fino in fondo i propri figli.

I bambini vanno a scuola col pulmino, con la nonna o con il bus, se sono adolescenti in motorino. All’uscita della scuola i figli non troveranno il sorriso della mamma ma la macchina dell’amico che gli fa un favore e va a prendere i suoi figli, la nonna o l’assistente dell’autista del pulmino.

I compiti dopo pranzo li faranno da soli perche’ non c’e’ la mamma che li aiuta e la nonna non e’ capace o la zia non puo’ seguirli perche’ e’ gia’ molto impegnata con i suoi.
Lo shopping al centro? un sogno. Due ore sul divano a leggere una rivista? un miraggio.

Uomini e donne lavorano entrambi, due stipendi sono necessari, ma a fare cosa? a comprare la playstation ai nostri figli perche’ ci sentiamo in colpa di non potergli stare vicino? quei soldi in piu’ a cosa servono? a pagare una persona che ci pulisca casa non avendone il tempo o a pagare l’asilo nido dove lascieremo i nostri figli a 6 mesi perche’ dobbiamo tornare al lavoro…

Uomini, donne, facciamoci un esame di coscienza, ma siamo felici? e’ questa la vita che vogliamo? ma soprattutto: E’ questa la vita che vogliamo per i nostri figli?

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