Sorridere sempre

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Che cos’è un bacio? un apostrofo rosa tra le parole “T’amo”.

Così il poeta Francese Edmond Rostand, nel suo “Cyrano de Bergerac”, definiva il bacio tra due innamorati.

Allo stesso modo, mi perdoni il poeta, vorrei chiedere:

Cos’è un sorriso? Un ponte che unisce due cuori.

Quando veniamo al mondo, tutto è confuso per noi, i nostri occhi ci rimandano immagini non ben definite e che noi non sappiamo capire, le nostre orecchie, sentono tanti suoni ad un volume al quale non siamo abituati, i nostri sensi ci inondano di sensazioni che noi ancora non conosciamo, ma in tutta questa confusione, ci sono due suoni che richiamano la nostra attenzione, anche in mezzo a 1000 li riconosceremmo, sono le voci della nostra mamma e del nostro papà, ci hanno accompagnato durante tutti quei 9 mesi in cui al riparo, sotto il cuore della nostra mamma, siamo cresciuti e siamo diventati un bambino.

Ancora non conosciamo il loro aspetto, e neanche ci interessa, ma il solo sentire la loro voce ci rasserena.

Siamo piccoli, indifesi, non capiamo cosa ci avviene attorno ma sappiamo una cosa, è istinto, quelle voci sono amore, e noi all’amore dei nostri genitori, istintivamente rispondiamo con un sorriso.

Un sorriso, è pura magia.

Quando Leonardo era piccolissimo, quando si svegliava la notte ed era ora di bere il suo latte, me lo prendevo dentro la sua copertina e me ne andavo in salotto, mi sedevo sulla poltroncina e accendevo una luce fioca appositamente preparata e gli davo il suo biberon, lui aveva si e no due o tre mesi ma io gli sorridevo sempre, era un sorriso finto, una semplice contrazione del viso, non avevo nulla da ridere, ero stanco, morivo dal sonno, ma lui doveva sentirsi amato e benvenuto quindi, gli sorridevo.

Crescendolo, ho imparato a dissimulare ogni avvenimento brutto confondendolo col gioco. Se mio figlio camminando a stento, cascava a faccia avanti (senza farsi male) la madre avrebbe chiamato  il 118 mentre io andavo da lui e sorridendogli e giocandoci, controllavo che non si fosse ferito e lo aiutavo ad alzarsi.

I bambini molto spesso, si trovano in situazioni che non sanno decifrare e istintivamente, cercano i nostri occhi per capire.

Cos’è successo? stavo trottolando sereno ed ora mi trovo a terra a “quattro di bastoni”, è una cosa bella o brutta? cerchiamo di capire cosa ne pensano mamma e papà…

Ed allora si girano verso di noi per capire le nostre emozioni, se ci vedono agitati o in lacrime, si agiteranno e piangeranno anche loro.

Io a mio figlio gli sorrido sempre, qualsiasi cosa succeda, io gli sorrido. Ha quasi due anni e ha sbattuto tante volte ma da me e da mia moglie ha trovato solo rassicurazioni e, quando la situazione lo richiedeva, due braccia tra le quali piangere.

Non sottovalutiamo la forza di un sorriso, mio figlio è cresciuto così, ha imparato a sorridere a sua volta molto presto, è un bambino felice, amato e non ha paura di niente.

Fatelo anche voi con i vostri figli, che siano neonati o adolescenti, ponetevi loro sempre col sorriso e tutto sarà migliore.

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